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Dal «resto» parte la riappropriazione della nostra identità collettiva
Senza progettazione per il futuro, la cultura collettiva è prigioniera della cronaca e del consenso d'opinione. Famiglie e imprese restano in un recinto securizzante, ma inerziale: un limbo italico fatto di mezze tinte. Generoso l'impegno politico a ridare slancio alla dinamica economica. La società continua a fare il suo sviluppo basato sulla storia di lungo periodo, la capacità inventiva, i processi oggi vincenti: un impasto che connota il «resto», che non accede alle luci del proscenio, ma anima il «racconto» reale del Paese
Una società a bassa autopropulsione, che non ritrova il gusto del rischio
Nell'«Italia dello zero virgola», in cui le variazioni congiunturali degli indicatori economici sono ancora minime, continua a gonfiarsi la bolla del risparmio cautelativo e non si riaccende la propensione al rischio. Ma c'è una piattaforma di ripartenza del Paese: una geografia dei vincenti che gioca sul driver dell'ibridazione di settori e competenze tradizionali. Che così si trasformano: è il nuovo Italian style
Natalità e fecondità della popolazione residente. Anno 2014
Nel 2014 sono stati iscritti in anagrafe per nascita 502.596 bambini, quasi 12mila in meno rispetto al 2013. Il risultato conferma la fase di forte riduzione della natalità in atto da alcuni anni (-74mila nati sul 2008). La diminuzione delle nascite è dovuta soprattutto alle coppie di genitori entrambi italiani. I nati da questa tipologia di coppia scendono per la prima volta sotto quota 400mila: sono 398.540, quasi 82mila in meno negli ultimi sei anni. Questo perché le donne italiane in età riproduttiva sono sempre di meno e hanno una propensione ad avere figli sempre più bassa.
Le aziende agrituristiche in Italia. Anno 2014
Nel 2014 il settore agrituristico vede confermati una tendenza strutturale alla crescita e un elevato potenziale competitivo: il numero delle aziende agrituristiche infatti continua ad aumentare, arrivando a 21.744 unità, 847 in più rispetto all’anno precedente (+4,1%). Le nuove aziende autorizzate all’attività agrituristica sono 1.677, quelle cessate 830. Rispetto al 2013, diminuiscono sia le nuove autorizzazioni (-20 unità), sia le cessazioni (-444 unità).
Fiducia dei consumatori e delle imprese. Novembre 2015
L’indice del clima di fiducia dei consumatori, espresso in base 2010=100, aumenta a novembre 2015 a 118,4 da 117,0 del mese precedente. L’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator) in base 2010=100, mostra una sostanziale stazionarietà (107,1, da 107,0 di ottobre).
Migliorano le stime sia dei giudizi sia delle attese sull’attuale situazione economica del Paese (a -20 da -31 e a 31 da 28, i rispettivi saldi). I giudizi sui prezzi nei passati 12 mesi restano al livello di ottobre (a -19). Quanto alle attese sui prezzi nei prossimi 12 mesi, il saldo passa a -20 da -23. Diminuiscono le attese di disoccupazione (a -8 da -3).
Migrazioni internazionali e interne della popolazione residente. Anno 2014
Nel 2014 si contano 278 mila iscrizioni in anagrafe dall’estero, l’89,5% riguarda cittadini stranieri. Le immigrazioni (iscrizioni dall’estero) sono in calo di 30 mila unità rispetto al 2013 (-9,7%) e di ben 249 mila unità rispetto al 2007 (-47,3%), anno di allargamento della Ue a Romania e Bulgaria, nonché anno precedente l’inizio della lunga fase di recessione economica. Tale riduzione è in maggior parte imputabile ai flussi che riguardano i cittadini stranieri.
Conti economici territoriali. Anno 2014
Vengono diffusi oggi i nuovi dati della contabilità regionale e provinciale, coerenti con le stime a livello nazionale pubblicate a settembre 2015.
Il Pil per abitante nel 2014 risulta pari a 32,5mila euro nel Nord-ovest, a 31,4mila euro nel Nord-est e a 29,4mila euro nel Centro.
Commercio al dettaglio. Settembre 2015
A settembre 2015 l’indice destagionalizzato del valore delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) diminuisce dello 0,1% rispetto ad agosto 2015. Nella media del trimestre luglio-settembre 2015, il valore delle vendite registra una crescita dello 0,2% rispetto al trimestre precedente.
Fatturato e ordinativi dell’industria. Settembre 2015
A settembre il fatturato dell’industria, al netto della stagionalità, registra una leggera flessione (-0,1%) rispetto ad agosto, sintesi di una variazione positiva (+0,6%) sul mercato interno e di una negativa su quello estero (-1,6%).
Nella media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo diminuisce dell’1,6% rispetto ai tre mesi precedenti (-1,9% per il fatturato interno e -1,0% per quello estero).
Commercio estero extra Ue. Ottobre 2015
A ottobre 2015 si rileva una flessione congiunturale per entrambi i flussi, più marcata per le esportazioni (-1,7%) che per le importazioni (-0,2%). L’avanzo commerciale è pari a +3,5 miliardi di euro, in riduzione (-449 milioni di euro) rispetto a ottobre 2014.
Il saldo dall’inizio dell’anno è ampiamente positivo e in crescita rispetto all’anno precedente: +24,4 miliardi (+19,1 miliardi nello stesso periodo del 2014). Al netto dei prodotti energetici, l’avanzo commerciale raggiunge +50,9 miliardi (era +53,8 miliardi nel 2014).
Fatturato dei servizi. III trimestre 2015
La variazione congiunturale è positiva per il trasporto aereo (+0,8%). Variazioni congiunturali negative si registrano invece per i servizi di informazione e comunicazione (-1,2%), per il commercio all’ingrosso (-0,3%), per il trasporto marittimo e per vie d’acqua (-0,3%), per la manutenzione e riparazione di autoveicoli (-0,2%) e per i servizi postali e attività di corriere (-0,2%).
Costi di costruzione di fabbricato residenziale e tronco stradale. Settembre 2015
Nel mese di settembre 2015 l'indice del costo di costruzione di un fabbricato residenziale rimane invariato rispetto al mese precedente e aumenta dello 0,6% nei confronti di settembre 2014. L’indice del costo di costruzione di un tronco stradale con tratto in galleria rimane invariato rispetto al mese precedente e diminuisce dello 0,8% rispetto allo stesso mese del 2014.
Reddito e condizioni di vita. Anno 2014
Nel 2014 si attesta al 28,3% la stima delle persone a rischio di povertà o esclusione sociale residenti in Italia, secondo la definizione adottata nell’ambito della strategia Europa 2020. L’indicatore corrisponde alla quota di popolazione che sperimenta almeno una delle seguenti condizioni: rischio di povertà (calcolato sui redditi 2013), grave deprivazione materiale e bassa intensità di lavoro (calcolata sul numero totale di mesi lavorati dai componenti della famiglia durante il 2013).
Prezzi dei prodotti agricoli. III trimestre 2015
Nel terzo trimestre 2015, l'indice dei prezzi dei prodotti acquistati dagli agricoltori diminuisce dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e del 2,4% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Indicatori territoriali per le politiche di sviluppo
La “Banca dati indicatori territoriali per le politiche di sviluppo” contiene 295 indicatori (243 + 52 di genere) disponibili a livello regionale e sub regionale, per macroarea e per le aree obiettivo delle politiche di sviluppo. Le serie storiche, nella maggior parte dei casi, partono dal 1995 e arrivano fino all'ultimo anno disponibile.
La banca dati è uno dei prodotti previsti dal Disciplinare stipulato tra Istat e Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica (Dps), nell’ambito del progetto “Informazione statistica territoriale settoriale per le politiche strutturali 2010-2015” finanziato con il PON Governance e Assistenza tecnica FESR 2007-2013.
Statistiche culturali. Anno 2014
Aumentano i visitatori di musei, monumenti e aree archeologiche nel 2014, ma è stabile il pubblico di cinema e spettacoli e in continua diminuzione la lettura di libri e quotidiani.
I gruppi di impresa in Italia. Anno 2013
Nel 2013, i gruppi di impresa in Italia sono oltre 92 mila, comprendono più di 212 mila imprese attive residenti, occupano oltre 5,5 milioni di addetti e oltre 274 mila lavoratori esterni (con contratti di collaborazione o sotto forma di lavoro somministrato o temporaneo).
Rispetto al 2012 il numero di gruppi aumenta del 2,2%, le imprese attive del 2,6% e gli addetti diminuiscono dello 0,8%.