Istituto Nazionale di Statistica

L'Istituto nazionale di statistica, ente pubblico di ricerca, È il principale produttore di statistica ufficiale per l'Italia. Interagisce con il mondo scientifico ed opera in autonomia a supporto dei cittadini e dei decisori pubblici.
Aggiornato: 17 ore 33 min fa
Stima preliminare del Pil. IV trimestre 2017
Nel quarto trimestre del 2017 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell’1,6% nei confronti del quarto trimestre del 2016. Il quarto trimestre del 2017 ha avuto tre giornate lavorative in meno del trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al quarto trimestre del 2016.
Le molestie e i ricatti sessuali sul lavoro. Anni 2015-2016
Si stima che siano 8 milioni 816mila (43,6%) le donne fra i 14 e i 65 anni che nel corso della vita hanno subito qualche forma di molestia sessuale e si stima che siano 3 milioni 118mila le donne (15,4%) che le hanno subite negli ultimi tre anni. Considerando solo le tipologie di molestie sessuali rilevate anche nell’indagine del 2008-2009, il fenomeno risulta in sensibile diminuzione. La stima delle donne che hanno subito molestie sessuali nei tre anni precedenti alle indagini è passata da 3 milioni 778mila (18,7%) nel 2008-2009 a 2 milioni 578 mila (12,8%) nel 2015-16.
Posti vacanti nelle imprese dell’industria e dei servizi – stime preliminari. Quarto trimestre 2017
L’Istat rende disponibili on line – su I.Stat, all’interno del tema “Lavoro e retribuzioniOccupazione dipendente e retribuzioni” – le stime preliminari del tasso di posti vacanti nelle imprese dell’industria e dei servizi.
Nel quarto trimestre 2017, il tasso di posti vacanti destagionalizzato nel complesso delle attività economiche considerate è pari all’1,0%, stabile rispetto al trimestre precedente. L’indicatore rimane stabile anche nell’industria allo 0,9%, mentre decresce di 0,1 punti percentuali nei servizi, attestandosi all’1,0%.
Viaggi e vacanze in Italia e all’estero. Anno 2017
Nel 2017 si stima che il numero complessivo di viaggi con pernottamento effettuati dai residenti in Italia sia pari a 66 milioni e 347 mila, valore in leggera crescita rispetto al 2016 come risultato di un aumento dei viaggi per vacanza (+1,3 milioni) e una netta diminuzione dei viaggi di lavoro (-1 milione).
Produzione industriale. Dicembre 2017
A dicembre 2017 l’indice destagionalizzato della produzione industriale registra un incremento dell’1,6% rispetto a novembre. Nella media del trimestre ottobre-dicembre 2017 la produzione è aumentata dello 0,8% nei confronti dei tre mesi precedenti. Corretto per gli effetti di calendario, a dicembre 2017 l’indice è aumentato in termini tendenziali del 4,9% (i giorni lavorativi sono stati 18 contro i 20 di dicembre 2016). Nella media del 2017 la produzione è aumentata del 3,0% rispetto all’anno precedente. L’indice destagionalizzato mensile registra variazioni congiunturali positive nel raggruppamento dei beni strumentali (+4,7%), dei beni intermedi (+2,6%) e dei beni di consumo (+1,9%); una variazione negativa segna invece il comparto dell’energia (-1,5%).
Indicatori demografici. Anno 2017
Al 1° gennaio 2018 si stima che la popolazione ammonti a 60 milioni 494mila residenti, quasi 100mila in meno sull’anno precedente (-1,6 per mille).
Nel 2017 si conteggiano 464mila nascite, nuovo minimo storico e il 2% in meno rispetto al 2016, quando se ne ebbero 473mila.
I decessi sono 647mila, 31mila in più del 2016 (+5,1%). In rapporto al numero di residenti, nel 2017 sono deceduti 10,7 individui ogni mille abitanti, contro i 10,1 del 2016.
Il sistema di tavole input-output. Anni 2010-2014
L’Istat rende disponibili le tavole delle risorse e degli impieghi (o tavole supply and use) ai prezzi correnti e ai prezzi dell’anno precedente per l’anno 2014, coerente con gli aggregati di Contabilità nazionale secondo il Sec 2010 diffusi il 22 settembre 2017.
Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana. Gennaio 2018
In un quadro di forte espansione del commercio mondiale, prosegue l’andamento positivo delle esportazioni Italiane. La produzione del settore manifatturiero registra invece qualche segnale di rallentamento. In presenza di un aumento del potere di acquisto delle famiglie, aumenta la propensione al risparmio. L’inflazione si conferma moderata e in ripiegamento. La lieve riduzione dell’indicatore anticipatore, che si mantiene comunque su livelli elevati, delinea uno scenario di minore intensità della crescita economica.
Commercio al dettaglio. Dicembre 2017
A dicembre 2017 le vendite al dettaglio registrano una diminuzione, rispetto al mese precedente, dello 0,3% sia in valore sia in volume. In particolare, diminuiscono sia le vendite di beni alimentari sia quelle di beni non alimentari (rispettivamente dello 0,2% e dello 0,3%, in valore e in volume). Il 2017 si chiude quindi con una crescita delle vendite modesta (+0,2%), sintesi di un aumento dell’1,4% per la grande distribuzione (all’interno della quale emerge la crescita del 3,2% dei discount di alimentari) e una diminuzione dello 0,8% delle vendite delle imprese operanti su piccole superfici.
Gli indici dei prezzi al consumo: aggiornamenti del paniere, della struttura di ponderazione e dell’indagine
Ogni anno l’Istat rivede l’elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento della rilevazione dei prezzi al consumo, aggiornando contestualmente le tecniche d’indagine e i pesi con i quali i diversi prodotti contribuiscono alla misura dell’inflazione. La principale novità del 2018 è l’utilizzo dei prezzi registrati alle casse di ipermercati e supermercati mediante scannerizzazione dei codici a barre (scanner data) dei beni per la cura della casa e della persona, provenienti dalla Grande Distribuzione Organizzata (GDO) del commercio al dettaglio (ipermercati e supermercati). Nel paniere utilizzato nel 2018 per il calcolo degli indici NIC (per l’intera collettività nazionale) e FOI (per le famiglie di operai e impiegati) figurano 1.489 prodotti elementari (1.481 nel 2017), raggruppati in 920 prodotti, a loro volta raccolti in 404 aggregati.
Prezzi al consumo. Dicembre 2018
Con gli indici di gennaio 2018, l’Istat avvia, per la stima dell’inflazione, l’utilizzo dei dati sui prezzi registrati alle casse di ipermercati e supermercati mediante scannerizzazione dei codici a barre (scanner data). Questo utilizzo riguarda i prezzi dei beni alimentari confezionati, per la cura della casa e della persona. Come previsto dal Regolamento (CE) n. 1921 (19/10/2001), nel corso del 2018 sarà diffusa la stima dell’impatto di questa nuova fonte di dati sul tasso di variazione tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA).
La ricchezza non finanziaria in Italia. Anni 2005-2016
Nel 2016 il valore dello stock di attività non finanziarie possedute dall’insieme dei settori istituzionali in Italia è pari a 9.561 miliardi di euro. Oltre l’84% dello stock di attività non finanziarie è costituto da immobili; quelli residenziali pesano per il 60% e quelli non residenziali per più del 24%. Gli altri beni di capitale fisso, materiale e immateriale rappresentano più del 9%. Le scorte pesano circa il 4%, i terreni agricoli meno del 3% del totale.
Occupati e disoccupati (dati provvisori). Dicembre 2017
Dopo la crescita del mese scorso a dicembre 2017 la stima degli occupati diminuisce dello 0,3% (-66 mila), tornando al livello di ottobre. Il tasso di occupazione scende al 58,0% (-0,2 punti percentuali). Il calo dell’occupazione nell’ultimo mese interessa entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età ad eccezione degli ultracinquantenni. Risultano in diminuzione i dipendenti, sia permanenti sia a tempo determinato, mentre rimangono stabili gli indipendenti.
Trasporto ferroviario. Anno 2016
L’Istat conduce dal 2004 una rilevazione sul trasporto ferroviario finalizzata a produrre informazioni statistiche sul servizio di trasporto fornito dalle imprese ferroviarie operanti sul territorio nazionale, in ottemperanza a quanto previsto nel Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio n. 2032/2016 (che ha modificato il Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio n. 91/2003).
Tale rilevazione raccoglie i dati sul trasporto di merci e di passeggeri e quelli sull'incidentalità ferroviaria relativi a tutte le imprese del settore.
Fiducia dei consumatori e delle imprese. Gennaio 2018
A gennaio 2018 l’indice del clima di fiducia dei consumatori diminuisce, passando da 116,5 a 115,5 rimanendo in linea con il livello mediamente registrato da settembre 2017. La flessione del clima di fiducia dei consumatori è essenzialmente dovuta alla diminuzione della componente economica (da 142,9 a 141,1) e di quella futura (da 121,3 a 120,9); invece, la componente personale e quella corrente aumentano (da 106,9 a 107,6 e da 112,0 a 112,8, rispettivamente).
Contratti collettivi e retribuzioni contrattuali. Ottobre – dicembre 2017
Nel periodo ottobre-dicembre non sono stati recepiti nuovi accordi e nessuno è venuto a scadenza. Complessivamente nel 2017 sono stati recepiti 16 contratti a cui fanno riferimento circa 1,2 milioni di dipendenti.
Prezzi alla produzione dell'industria. Dicembre 2017
Nel mese di dicembre 2017 l’indice dei prezzi alla produzione dell’industria rimane invariato rispetto al mese precedente e aumenta del 2,0% nei confronti di dicembre 2016. Il contributo maggiore all’incremento tendenziale dei prezzi alla produzione dell’industria è determinato, per il mercato interno, dall’energia (+1,1 punti percentuali); per il mercato estero il contributo maggiore è determinato dai beni intermedi per entrambe le aree (rispettivamente, +1,4 punti percentuali per l’area euro e +0,6 per l’area non euro ).
Commercio estero extra Ue. Dicembre 2017
A dicembre 2017, le esportazioni registrano una flessione (-1,8%) rispetto al mese precedente che segue il marcato incremento congiunturale rilevato a novembre (+6,7%).
Fatturato e ordinativi dell’industria. Novembre 2017
A novembre, per il fatturato dell’industria si rileva, per il secondo mese consecutivo, un incremento congiunturale (+1,3%). L’indice destagionalizzato raggiunge inoltre il livello più elevato (106,8) da settembre 2011. Il confronto tra la media degli ultimi tre mesi e i precedenti tre segna una crescita dell’1,2%. Gli ordinativi, a novembre segnano un lieve incremento congiunturale (+0,3%); negli ultimi tre mesi rispetto ai tre precedenti si rileva invece una leggera flessione (-0,1%).
Da maggio nuovi indici sull'andamento del costo dei servizi per la gestione dei rifiuti
Allo scopo di migliorare l’informazione statistica per il monitoraggio dell’andamento nel tempo del settore della gestione dei rifiuti, il Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare ha proposto all'Istituto nazionale di statistica un’iniziativa congiunta per la costruzione di nuovi indicatori con frequenza annuale utili all'adeguamento dei contratti di servizio per la gestione dei rifiuti. Si tratta di una nuova informazione, attualmente non è infatti disponibile alcun indice diretto sul costo di smaltimento dei rifiuti nell'ambito della produzione statistica ufficiale realizzata dall'Istat e dagli altri enti del Sistema statistico nazionale (Sistan).